Tra crisi economiche e massimi storici: analisi e commento della performance dell’oro
Pubblicato: 24/02/2025 13:14:56
Martedì 11 febbraio 2025 l’oro è volato a 2.942,68 dollari per oncia, con un incremento di oltre il 46% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Il record storico di martedì in euro/grammo è stato pari a € 91,84, con un aumento in percentuale del 54,6% rispetto al gennaio 2024. Le motivazioni più ovvie dietro il rapido e significativo rialzo del prezzo dell’oro sono le tensioni geopolitiche, ma anche il timore di come reagirà l’inflazione di fronte ai drammi tariffari degli ultimi giorni. L’ultimo rally è stato innescato dall’annuncio di domenica 9 febbraio del presidente Trump, che ha dichiarato di voler imporre tariffe del 25% sulle importazioni di acciaio e alluminio. Una mossa che colpisce il settore dei metalli e alimenta i timori dei mercati, già provati dall’imposizione di dazi del 10% sulle merci cinesi e dalla proposta di tariffe del 25% sulle importazioni messicane e canadesi, quest’ultima al momento rinviata di 30 giorni. Viene da chiedersi quali possano essere le conseguenze dei dazi voluti dall’amministrazione Trump, e se questi portino effettivamente dei vantaggi quantomeno all'economia statunitense. Attualmente possiamo solo fare delle ipotesi, ma è possibile che attraverso le tariffe sulle importazioni il neo presidente intenda rinegoziare gli accordi commerciali con le controparti, collocando gli Stati Uniti in una posizione di vantaggio. Un’altra motivazione potrebbe essere la volontà di stimolare la produzione in patria e, così facendo, alimentare il mercato del lavoro a vantaggio del PIL. I rischi che derivano da una politica tanto protezionista sono molto più evidenti: non solo le ritorsioni commerciali da parte dei paesi colpiti dai dazi, ma anche la possibilità che l’aumento repentino dei prezzi infiammi l’inflazione, almeno nel breve termine. Ancora più marcato è il pericolo che le tariffe sulle importazioni rallentino la crescita economica, spingendo gli acquirenti verso le imprese locali anche nel caso in cui siano meno efficienti. La conseguenza è lo spreco di risorse per una produzione più costosa di quanto sarebbe potuta essere. Non c’è da sorprendersi che gli investitori, messi di fronte a un clima di crescente incertezza, cerchino nell’oro un rifugio sicuro.