L'industria dell'oro avvia la riforma del fixing

Pubblicato: 20/06/2014 09:32:11

L'industria dell'oro avvia la riforma del fixing

 

Insieme al fixing dell'argento, che cesserà di esistere da Ferragosto, anche quello dell'oro potrebbe essere presto rivoluzionato. Il World Gold Council (Wgc) ha gettato il cuore oltre l'ostacolo, annunciando a sorpresa di aver organizzato il 7 luglio a Londra un forum aperto a tutte le parti interessate per avviare una discussione concreta su come riformare o sostituire il meccanismo che dal 1919 definisce il principale benchmark di prezzo per un mercato da 20mila miliardi di dollari.
All'appuntamento sono state invitate società minerarie, raffinatori, banche centrali, istituti di credito, Borse ed emittenti di Etf. La Financial Conduct Authority (Fca), autorità britannica di vigilanza, ha già confermato la presenza in qualità di osservatore e la London Bullion Market Association (Lbma) – che sta coordinando le consultazioni sulla riforma del fixing dell'argento, con un'audizione sulle proposte in programma domani – si è detta «felice di partecipare». Un'ulteriore riprova dell'autorevolezza riconosciuta all'iniziativa del Council, organizzazione che ha alle spalle i maggiori produttori auriferi mondiali.
«Il processo del fixing è stato istituito quasi un secolo fa – commenta Nathalie Dempster, managing director del Wgc – Non sorprende quindi che abbia bisogno di cambiare per rispondere alle aspettative odierne del mercato, che chiede di rafforzare le regole, la trasparenza e l'impiego delle tecnologie».
Il fixing avviene due volte al giorno mediante una conference call tra quattro banche, che immettono ordini per conto proprio e dei clienti fino ad arrivare per successive approssimazioni a un prezzo di riferimento. Vi partecipano Barclays, Hsbc, Société Générale e Scotiabank, affiancate fino a poco tempo fa anche da Deutsche Bank, le cui "dimissioni" hanno portato alla fine del fixing dell'argento (che sarebbe rimasto affidato a sole due banche).
Dopo lo scandalo del Libor è salito l'allarme su possibili manipolazioni anche del fixing dei metalli preziosi. Negli Usa ci sono diverse class action contro le banche che fissano il prezzo dell'oro, mentre la Fca ha da poco inflitto una multa da 32 milioni di euro a Barclays per non aver saputo prevenire una manipolazione effettuata da un suo dipendente (si veda Il Sole 24 Ore del 24 maggio).
Il Wgc avverte che la soluzione che verrà adottata per l'argento potrebbe non essere indicata per l'oro e individua cinque punti cardine cui ispirare la riforma: il benchmark dovrà basarsi su scambi reali ed essere un prezzo su cui poter compiere transazioni (e non solo un riferimento). Bisogna inoltre consentire la consegna fisica del metallo e adottare un mercato di riferimento profondo e liquido, oltre che «altamente trasparente, pubblicato e soggetto ad audit».