Rally dell’oro sulle ali della banca centrale svizzera: +3%
Pubblicato: 19/01/2015 09:03:39Che sia stata la Banca nazionale svizzera (Bns) a far impennare le quotazioni dell’oro è fuor di dubbio. Il lingotto del resto difficilmente poteva resistere alle scosse telluriche provocate sui mercati dall’improvviso sganciamento del franco dall’euro, dopo tre anni di contenimento del cambio entro il tetto di 1,20: una politica che anche molto recentemente le autorità elevetiche avevano definito irrinunciabile.
Il metallo prezioso ha reagito in modo non sorprendente, considerata la forte incertezza sui mercati: il suo prezzo - che già era in rialzo in questo primo scorcio di 2015 - in breve tempo è salito di quasi il 3%, fino a toccare 1.266,98 dollari l’oncia sul mercato spot londinese, il massimo da oltre 4 mesi. In euro - valuta fortemente penalizzata ieri - le quotazioni dell’oro hanno raggiunto livelli che non si vedevano da maggio 2013 (1.090,81 €/oz).
Anche il Bloomberg Dollar Index, che esprime il valore del biglietto verde rispetto a 10 valute, si è indebolito, fornendo ulteriore sostegno all’oro. Ma è probabilmente soprattutto il ruolo di bene rifugio del lingotto ad essere stato rispolverato dagli investitori, di fronte alla forte instabilità dei mercati e alle incertezze sollevate dalle mosse della Bns. «C’è la sensazione che le banche centrali stiano di nuovo perdendo il controllo e questo è un contesto positivo per l’oro», osserva Matthew Turner di Macquarie.
A dare lustro al metallo giallo può aver contribuito anche la percezione che il franco svizzero non sia più un bene rifugio sicuro e rassicurante come un tempo. Inoltre, c’è chi richiama l’attenzione sulle motivazioni delle mosse della Bns, che - come fa notare Goldman Sachs - avrebbe agito nell’imminenza di un «massiccio programma di quantitive easing della Banca centrale europea». «Questo - scrivono gli analisti della banca - è un forte messaggio che la Bns ha lanciato al mercato: la Bce sta per fare Qe e questo sarà grande, per cui non voglio più continuare a comprare euro».
È ancora presto tuttavia per capire se l’oro abbia trovato un nuovo motore capace di alimentare ulteriori rialzi di prezzo. «Il metallo è più focalizzato sugli Usa - avverte Edel Tully di Ubs - e l’impatto degli annunci della Bns potrebbe essere un po’ attenuato. Le implicazioni per l’oro non sono così dirette e molto dipenderà dai movimenti delle valute nei prossimi giorni e settimane. In particolar modo il dollaro».