Esplora il significato del termine: L’improvviso risveglio dell’oro Prezzi su del 18%
Pubblicato: 16/02/2016 16:38:08Sarebbe un azzardo continuare a chiamarlo bene rifugio, dopo la lunga parabola che ne ha dimezzato il valore in quattro anni: dal record di 1.920 dollari l’oncia del settembre 2011, ai 1.050 toccati due mesi fa. Nel mezzo della bufera, però, l’oro è tornato a brillare. In sei settimane, a fronte di perdite a doppia cifra per i principali listini azionari, il metallo giallo ha guadagnato il 18%, guadagnando 100 dollari l’oncia in soli dieci giorni e superando la soglia psicologia dei 1.200 dollari. C’è da fidarsi? Molte false ripartenze hanno illuso gli investitori in questi anni. La domanda di lingotti rimane sostenuta: secondo l’ultimo rapporto del World Gold Council, il secondo semestre dello scorso anno è stato il migliore degli ultimi 11 anni per la gioielleria. «Questa vale quasi il 60% della demanda complessiva e offre un supporto rilevante per l’andamento dei prezzi nel 2016», rileva Arnold. Non solo. Nell’ultimo trimestre del 2015, le banche centrali — Russia e Cina in testa — hanno acquistato 167 tonnellate d’oro, il 25% in più su base annua. La produzione, al contrario è calata del 10% ed è la prima volta dal 2008. «I tempi dell’industria aurifera sono lenti: s’iniziano a intravedere ora gli effetti dei tagli a costi e investimenti avviati nel 2012», osserva Carlo Alberto De Casa, analista di ActiveTrade. Secondo cui non bisogna sottovalutare neppure le indicazioni dell’analisi tecnica: «L’oro ha infranto un canale ribassista che si protraeva da almeno tre anni: se riuscisse a mantenersi sopra la soglia dei 1.200/1.220 dollari, neppure una correzione metterebbe in discussione il trend rialzista». Quanto potenziale è rimasto nei prezzi del metallo giallo? «Se arrivasse a superare la resistenza posta in area 1.260 potrebbe dare spazio per un’avanzata fino ai 1.305/1.310 dollari».