L'oro si avvia a chiudere il peggior trimestre dal 1920

Pubblicato: 26/06/2013 10:18:49

Non si arresta la fuga degli investitori da oro e argento, fino a qualche mese fa ambitissimi per la loro qualità di bene rifugio.

Il miglioramento delle prospettive economiche degli Stati Uniti e il conseguente ritiro graduale degli stimoli da parte della Federal Reserve hanno causato un nuovo apprezzamento del dollaro, che a sua volta ha peggiorato ulteriormente il sentiment verso lingotti e affini. L'oro si è portato ai minimi di 33 mesi toccando i 1.244 dollari l'oncia. Da inizio aprile, periodo indicato come l'inizio della sua fase "orso", il prezioso metallo ha ceduto il 22% (-28% da inizio anno), avviandosi a mettere a segno la maggior perdita trimestrale dal 1920.

L'argento, ora a circa 18,4 dollari l'oncia, è crollato invece ai minimi da agosto del 2010. Con un calo trimestrale del 34%, non faceva così male dal 1980.
Una grande perdita soprattutto per i grandi fondi che investono in questi metalli preziosi. Il SPDR Gold Trust, il più grande fondo di investimento al mondo avente come sottostante l'oro, ha perso da inizio anno il 28%. Il che, tradotto, significa 34 miliardi di dollari andati in fumo.