La paura di un attacco in Siria spaventa i mercati. Borse in rosso, petrolio in forte rial

Pubblicato: 27/08/2013 17:29:04

Le Borse europee imboccano decisamente la strada del ribasso, con i principali listini in calo di circa due punti percentuali. Gli investitori sono preoccupati sugli sviluppi della situazione in Siria, dopo le dichiarazioni del segretario di Stato Usa, John Kerry. Wall Street ha aperto in rosso con il Dow Jones in calo dello 0,65% nettamente sotto i 15mila punti. Mentre Atene ha chiuso con un calo del 4,08%, con l'Indice Athex a 881.35 punti. In caduta libera le Borse del Golfo, con Dubai a -7% e Riad a -4%.

L'effetto Siria prevale anche sugli indicatori macroeconomici. I mercati questa mattina ignorano il dato positivo dell'indice Ifo, che misura la fiducia delle imprese tedesche, salito per il quarto mese consecutivo ad agosto a 107,5 punti dai 106,2 punti di luglio. Si tratta del livello migliore degli ultimi 16 mesi.

I mercati archiviano anche l'esito dell'asta di CTz e BTp indicizzati all'inflazione per un complessivo controvalore di 4 miliardi. I tassi dei CTz sono risultati in leggero rialzo mentre sono lievemente calati quelli dei BTp rispetto alle analoghe aste precedenti.

Focus Piazza Affari
Sul listino milanese vanno male tutti i settori. Ancora una volta è quello bancario ad accusare i maggiori i ribassi. Giù Unicredit, Mediobanca, Intesa Sanpaolo. Più contenuto il ribasso di Ubi Banca dopo la pubblicazione dei conti. Contrastata anche Mediaset che aveva provato il rimbalzo sulle prime battute dopo il tonfo di ieri.

Spread

Lo spread tra Btp e Bund decennali si attesta a 255 punti con un rendimento del 4,41%. Il differenziale tra Bonos e Bund é a 259 punti con un tasso del 4,46%.

Sorpasso Italia su Spagna sui titoli a due anni
Intanto sui titoli a due anni l'Italia ha sorpassato la Spagna nel rendimento. Sul mercato secondario i titoli italiani pagano l'1,95% contro l'1,74% di Madrid.

Madrid colloca titoli con tassi calanti
Il Tesoro spagnolo continua ad approfittare di rendimenti in calo per collocare in asta 4,167 miliardi di titoli a 3 e 9 mesi, sopra il target che era per una forchetta tra 3 e 4 miliardi, come sta facendo regolarmente dall'inizio dell'anno. La Spagna ha collocato 1,106 miliardi di euro in bond a tre mesi ad un tasso in calo allo 0,162% dallo 0,442% dell'asta precedente e 3,060 miliardi di titoli a nove mesi con un rendimento dell'1,089% (da 1,152%).

Valute
Stabile l'euro sul dollaro. La moneta unica viene scambiata a 1,3370 dollari contro l'1,3374 di ieri sera (cambio euro/dollaro e convertitore di valute). A 131,10 il rapporto con lo yen. In calo anche il cambio dollaro/yen a 98,10.

Aste di domani
Domani sono in programma nuove aste di titoli di Stato. Il Tesoro punta a collocare 8,5 miliardi di BoT semestrali; giovedì 29 è in arrivo un'emissione "pesante" sul medio e lungo termine: fino a sei miliardi complessivi fra il nuovo BTp quinquennale dicembre 2018 e la terza tranche del decennale marzo 2024.

Petrolio in rialzo su tensioni in Siria
Petrolio Wti in rialzo sui mercati asiatici sull'intensificarsi della tensione in Siria e la minaccia di un intervento Occidentale. Il greggio con consegna a ottobre sale dello 0,6% a 106,59 dollari dopo che ieri aveva segnato un calo. In aumento anche il Brent a 111,3 (+0,5%).

Oro
Il prezzo dell'oro ad Hong Kong è salito di 110 dollari HK per chiudere a 13.070 dollari HK per tael. Il prezzo è pari a 1.413,82 dollari Usa l'oncia, in rialzo di 11,90 dollari. .

Prezzi case Usa sui livelli pre-crisi
A giugno i prezzi delle case negli Stati Uniti sono cresciuti seppur meno rispetto a quanto visto il mese prima. L'indice Standard & Poor's/Case-Shiller, che misura l'andamento dei prezzi delle abitazioni nelle venti principali aree metropolitane d'America, è cresciuto del 12,1% a giugno rispetto allo stesso periodo del 2012, non lontano dal 12,2% atteso dagli analisti. Sempre su base annnuale, a maggio era stato registrato un +12,2%, il balzo maggiore dal marzo 2006. La componente che misura l'andamento dei prezzi nelle dieci maggiori aree metropolitane è cresciuta del 2,2% rispetto a maggio (quanto nelle 20 maggiori città) e dell'11,9% rispetto al giugno 2012. Il rapporto odierno include anche dati trimestrali relativi al mercato nazionale. I prezzi su tutto il territorio sono cresciuti del 10,1% nel periodo aprile-giugno rispetto al secondo trimestre del 2012 portandosi su massimi del primo trimestre del 2004. Lo studio contiene comunque un messaggio di cautela: «In generale, il rapporto mostra che i prezzi delle case stanno aumentando ma il tasso ëdi quell'aumentoû sta decelerando. In 14 su 20 città si è visto un indebolimento da maggio a giugno». Secondo quanto si legge nel report, il rialzo dei tassi sui mutui potrebbe scoraggiare alcuni acquirenti