Diminuiscono tensioni in Siria, prezzo oro ai minimi di quattro settimane

Pubblicato: 13/09/2013 16:25:42

Il prezzo oro ha perso quota oggi, fino a raggiungere il minimo di quattro settimane, spinto al ribasso da una minore probabilità di un attacco militare immediato contro la Siria e dalle incertezze riguardo la continuità del programma di stimolo monetario della Fed statunitense.

Gli sforzi diplomatici per imporre il controllo internazionale sulle armi chimiche della Siria si sono intensificati, indebolendo ancora di più l’interesse verso l’oro come rifugio sicuro.

Il segretario di Stato statunitense, John Kerry, e il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, si riuniranno a Ginevra per discutere sull’arsenale di armi chimiche della Siria.

L’oro ha registrato il prezzo più debole dal 15 agosto a 1338,29 dollari l’oncia durante la giornata, e veniva quotato a 1342,56 dollari in mattinata: una perdita dell’1,8%. Il metallo prezioso si appresta a registrare il suo più grande calo settimanale da fine giugno.

I futures sull’oro negli Stati Uniti per dicembre sono caduti di 21,40 dollari l’oncia, a 1342,40 dollari.

L’attenzione degli investitori si rivolge ora sulla riunione della Riserva Federale dei prossimi 17 e 18 settembre. La maggior parte degli analisti considera che la banca centrale statunitense comincerà a ridurre il suo stimolo monetario a partire da questo mese, il che potrebbe scatenare nuove pressioni sul lingotto.

I prezzi dell’oro sono caduti di circa il 19% da quando la Fed ha cominciato a dire che avrebbe ridotto il suo stimolo monetario entro fine anno, visto che questo fattore rafforzerebbe il dollaro e ridurrebbe la liquidità finanziaria.

Fra gli altri metalli preziosi, la quotazione argento ha perso il 2,2% a 23,63 dollari. Il platino ha perso lo 0,3% a 1460,88 dollari, mentre il palladio ha guadagnato lo 0,3% a 692,22 dollari l’oncia.