L'oro ingrana la retromarcia dopo i rimbalzi di giovedì

Pubblicato: 23/09/2013 16:18:05

È durata molto poco l'euforia sui mercati dei metalli preziosi. Dopo il forte rimbalzo registrato giovedì sulla scia della decisione Fed di lasciare inalterato il piano di stimoli all'economia americana (con l'acquisto di asset per 85 miliardi di dollari al mese), l'oro (seguito dall'argento) ha ingranato nuovamente la retromarcia. Al 2° fixing di Londra il metallo giallo ha ceduto l'1,2% per scendere a 1.349,25 dollari l'oncia; più evidenti i ribassi registrati in serata a New York. Andamento simile per l'argento, che a New York è arrivato perdere quasi il il 6 per cento per scendere sotto la soglia dei 22 dollari l'oncia. Certo, molti analisti e banche d'affari alla luce dei recuperi di giovedì non credevano nell'avvio di un nuovo rally, ma forse non si aspettavano nemmeno un'immediata inversione di tendenza. A ridare il via alle vendite ieri, oltre a qualche presa di beneficio, è stata ancora la "telenovela" sul tapering. La Fed infatti potrebbe ridurre gli acquisti di asset in ottobre, quando il Fomc si riunirà. Lo ha affermato il presidente della Fed di St Louis, James Bullard, in un'intervista a Bloomberg. «È possibile che avremo dei dati che possono cambiare l'outlook e far sì che la Fed sia più a proprio agio in una riduzione degli acquisti» afferma Bullard. La riunione di ottobre non prevede nessuna conferenza stampa ma come ha detto il presidente della Fed, Ben Bernanke, la Fed ha la possibilità di convocarla. La notizia è giunta dopo la pubblicazione di un sondaggio Bloomberg secondo cui la parte degli economisti prevedeva che la Fed avrebbe atteso fino alla riunione di dicembre per ridurre il piano di acquisti di asset. E il tutto, che potrebbe favorire una ripresa della crescita inflattiva e un aumento dei tassi, si è riflesso negativamente sul prezzo dell'oro.
Eppure ieri mattina, prima delle ultime voci sul tapering, molti analisti apparivano cautamente positivi sulle prospettive, almeno per il breve termine, del metallo prezioso. Su un gruppo di analisti interpellati da Bloomberg, ben 16 prevedono prezzi in rialzo durante la prossima settimana, cinque ritengono che i prezzi possano rimanere stazionari, e cinque parlano di ribassi.
Da ricordare comunque che politiche monetarie e finanziarie e parte il settore sconta una generalizzata debolezza dei consumi. Ed è per questo che le notizie circa una ripresa per il quarto trimestre dell'anno dell'import di oro dall'India ha portato una leggera ventata di ottimismo tra gli operatori.