La volatilità dell'oro spinge a ipotizzare manovre speculative

Pubblicato: 16/10/2013 12:23:28

La scarsità di dati legata allo shutdown negli Stati Uniti rende più difficile decifrare quello che sta accadendo sul mercato dell'oro. Ci sono tuttavia pochi dubbi sul fatto che siano in corso importanti manovre speculative. E ad agevolarle potrebbe essere proprio la minore trasparenza sugli scambi da quando la Commodity Futures Trading Commission (Cftc) ha smesso di fornire indicazioni sulle scommesse degli investitori.
Anche ieri, per la terza seduta consecutiva, le quotazioni del lingotto hanno subìto un improvviso scossone al Comex di New York, che si è poi riverberato sul London Bullion Market: nel giro di un minuto l'oro ha perso una decina di dollari, segnando un minimo trimestrale a 1.252 $/oncia, per poi risalire intorno a 1.280 $. Venerdì la caduta di prezzo era stata ancora più forte e repentina, tanto da far scattare il blocco automatico delle contrattazioni (si veda Il Sole 24 Ore del 12 ottobre), mentre lunedì si era assistito viceversa a un rialzo di 10 $ in appena 10 secondi: virate che gli esperti faticano a spiegare esclusivamente con gli alti e bassi della politica Usa, alle prese con il problema del debito. «Non riesco davvero a comprendere che cosa cerchi di fare chi immette ordini di tale grandezza, mentre i volumi sono praticamente inesistenti», commenta David Govett, responsabile metalli preziosi di Marex Spectron.
L'aspetto più strano degli eventi al Comex – che avevano avuto dei precedenti anche nei mesi scorsi – è la presenza di singoli ordini di dimensioni enormi: 5mila contratti messi in vendita in una volta sola venerdì (e per di più al miglior prezzo), pari a oltre 14,2 tonnellate di oro e a un valore di oltre 600 milioni di $. «Perché mai si dovrebbe scaricare improvvisamente una tale quantità di oro? Perché non spezzettare l'ordine nel corso della giornata? – si chiede Art Cashing, trader di Ubs – Se succede una volta può esserci stato un problema tecnico o magari un semplice errore. Ma visto che è accaduto almeno 5 volte in pochi mesi è legittimo farsi delle domande. Poiché non credo alle teorie della cospirazione, penso che si dovrebbe indagare su chi è stato e su perché l'abbia sempre fatto più o meno alla stessa ora, quando a New York è mattina presto».
Per capire gli eventi lo shutdown non è certo d'aiuto: la vigila la bussola del "Cot Report", che evidenzia l'orientamento, al rialzo ovvero al ribasso, delle varie categorie di investitori. Il fatto che l'open interest (ossia il numero complessivo di posizioni aperte) sia in aumento al Comex in presenza di forti discese di prezzo lascia pensare che le posizioni "corte", o alla vendita, stiano crescendo. Anche la fuga dagli Etf sull'oro, del resto, ha ripreso ad accelerare: proprio venerdì, mentre il Comex era in subbuglio, il patrimonio è calato di ben 7,6 tonn. stima Bloomberg, il che porta a circa 20 tonn. i riscatti in ottobre.
Qualche analista vede possibile un rimbalzo dei prezzi, incoraggiato dalla ripresa della domanda di oro in India, dove il periodo dei festival, ormai alle porte, arriva dopo una generosa stagione dei monsoni. I premi sull'acquisto di metallo fisico sono in effetti esplosi nel Paese asiatico, da 5-7 $ fino a ben 100 $ sopra la quotazione di Londra nel giro di un paio di settimane: un record che è spia di una carenza di oro sul mercato locale. Quest'ultima tuttavia è frutto delle rigidissime restrizioni all'import introdotte da New Delhi ed è improbabile che la domanda potrà essere soddisfatta se non attraverso il contrabbando o convincendo gli indiani a ripiegare – come già stanno facendo sempre più spesso – sull'argento.