Forte volatilità del prezzo oro, dispersione oltre il 12%
Pubblicato: 25/10/2013 15:52:25Dopo due mesi di rialzi, settembre e i primi quindici giorni di ottobre sono stati particolarmente negativi per il prezzo dell’oro. Nonostante l’accumulo di rischi prodotti dalla situazione degli Stati Uniti e le incertezze in Giappone, l’oro non ha risposto impostando una tendenza al rialzo.
In questo momento l’oro è soggetto ad una forte volatilità, mentre la velocità di circolazione dell’oro “di carta” è cresciuto in modo vertiginoso.
La volatilità esistente, che si trova fra ±12%, si mostra con diversi esempi. Forse quello più significativo è avvenuto lo scorso 11 ottobre. In un intervallo di meno di due minuti, il prezzo dell’oro ha perso 25 dollari l’oncia e nello stesso momento il volume di contrattazioni è aumentato a massimi giornalieri. Con questo movimento, l’oro si è stabilito nella “zona” di supporto che molti analisti avevano previsto fra i 1273 e i 1278 dollari l’oncia.
Secondo l’analista tecnico Jonathan Krinsky della Miller Tabak, il prezzo possiede una dinamica simile ad una montagna russa. Sommato a questa volatilità, le prospettive per l’oro non sono molto promettenti: il metallo giallo potrebbe trovare supporto sui 1100 dollari l’oncia, il che farebbe scendere il prezzo fino ai minimi da giugno.
Per quanto riguarda l’argento le notizie sembrano essere migliori. La caduta dei prezzi nell’ultima settimana, di circa il 3,7%, ha impostato il prezzo dell’argento sui 20,62 dollari l’oncia.
Sia l’oro che l’argento stanno soffrendo la tendenza crescente degli investitori di acquistare beni di rischio. I titoli azionari a rendita variabile in Europa e negli Stati Uniti hanno una tendenza al rialzo, e i prodotti ad alto rischio stanno salendo in modo vertiginoso.