Prezzo dell'oro attende non-farm payroll
Pubblicato: 06/11/2013 09:03:10I prezzi dell’oro sono rimasti vicino alla chiusura della scorsa settimana a $1317 all’oncia durante le contrattazioni di lunedì mattina, mentre sia i mercati azionari europei che i principali bond governativi guadagnavano.
L’argento è rimasto sostanzialmente invariato a $21,90 all’oncia, più del 5% al di sotto del massimo di cinque settimane raggiunto mercoledì scorso.
Le materie prime sono crollate mentre l’Euro ha recuperato dopo aver toccato il minimo di sei settimane contro il Dollaro.
“I prezzi dell’oro potrebbero recuperare” si legge nella nota settimanale di Mitsubishi, “visto che chi ha atteso che il prezzo scendesse potrebbe adesso entrare nel mercato e se il Dollaro si indebolisce nel caso in cui i dati sull’occupazione saranno più deboli delle aspettative.”
Questo venerdì verranno diffusi i dati ufficiali sui non-farm payroll.
Gli analisti si attendono il rialzo minore al non farm-payroll da gennaio, a 130.000 nuove unità.
Se dati deboli dagli Stati Uniti significano che il QE “continuerà allo stesso ritmo più a lungo del previsto” dice Robin Bhar della banca francese Societe Generale, “allora potrebbero ritardare ulteriori declini del prezzo dell’oro.”
Ma il team di materie prime “si attende ancora che l’oro cada verso i $1100 il prossimo anno.”
La produzione dalla Cina, la prima nazione al mondo in questo merito, toccherà un record di 430 tonnellate nel 2013, secondo la China Gold Group Corp.
I consumatori nel frattempo compreranno 1.000 tonnellate, considera il vice-general manager Du Haiging, parlando alla conferenza dell’industria a Tianjin.
La Cina, che probabilmente supererà l’India come primo mercato al mondo per l’oro, “avrà un consumo che gradualmente diminuirà” a partire dal 2014, ha dichiarato Du, “mentre i consumatori diventano più razionali.”
Nel frattempo in India, e “nonostante la stagione festiva del Dhanteras e del Diwali,” si legge nella nota settimanale del gruppo di raffinazione Heraeus, “è mancato un supporto” per il prezzo dell’oro durante il mese di ottobre.
“La domanda è stata soddisfatta da metalli riciclati e da canali illegali.”
“La domanda di oro fisico continua a mancare di brillantezza” scrive MKS, gruppo di raffinazione svizzera, in una nota citata oggi da Bloomberg.
La domanda di investimento dall’Occidente nel frattempo ha subito flussi in uscita di sei tonnellate la scorsa settimana dall’ETF più importante al mondo, il SPDR Gold Trust, che ha portato la quantità di oro necessaria a supportare il più importante ETF del mondo a un nuovo minimo di 57 mesi, per un totale di 866 tonnellate.
Mentre gli investitori istituzionali rimangono incerti, la vendita di monete da parte della Zecca degli Stati Uniti finora nel 2013 ha già superato il quantitativo di tutto il 2012, secondo i dati pubblicati sul sito web ufficiale.
Le vendite delle monete d’oro American Eagles e Buffalo sono a 993.500 once a fine ottobre, contro le 885.000 once di tutto il 2012.
Le vendite di monete d’argento invece sono vicine “a un nuovo record di vendita annuale” nota un rivenditore privato, dopo forti vendite di ottobre che hanno portato il totale del 2013 a 39.175 milioni di once, appena al di sotto del record del 2011 di 39.869 milioni di once.