Prodotti finanziari legati all'andamento dell'oro
Pubblicato: 30/12/2013 09:34:38I livelli altalenanti dei valori auriferi non vanno a incidere solo su prodotti fisici, quali lingotti, monete e mercato collaterale (vedi la repentina discesa del business dei compro oro), ma anche sui prodotti finanziari legati al metallo giallo. Qui occcorre fare una precisazione: l'oro finanziario, infatti, prevede due tipi di investimento principale.
Da un lato quello in Etf (Exchange traded fund) fisici, che replicano passivamente il prezzo stabilito dal Fixing, si tratta di strumenti in cui l'investimento è garantito dall'esistenza di un sottostante, ossia dell'oro fisico esistente all'interno di una banca depositaria. Poi ci sono gli Etf "swap based", che non investono direttamente nel bene fisico ma sui futures sull'oro. Sono strumenti più complessi e con un livello di rischio più elevato. Al di là del funzionamento particolare, entrambi i prodotti hanno visto un anno contrastato. «Dal punto di vista degli Etf in media abbiamo visto un calo del 30% sia per quelli a replica fisica, che per quelli a replica sintetica», afferma Matteo Bussa analista di Consultique. E non si prospettano elementi di positività neanche nel breve periodo. «Adesso il valore dell'oro è a 1.200 dollari l'oncia, ma se dovesse calare, attorno ad area mille, esistono supporti tecnici tali per cui il prezzo dovrebbe "rimbalzare", ossia risalire. Inoltre tale area rappresenta il livello di costo della materia prima. Tuttavia, nonostante l'andamento negativo sul breve termine – conclude Bussa –, la tendenza generale delle banche asiatiche ad accumulare metallo giallo nei caveaux non potrà che sostenere la dinamica dei prezzi». C'è da sottolineare però che, secondo alcuni analisti, lo spostamento di grossi quantitativi d'oro verso il Far East potrebbe generare problemi in futuro.